mercoledì

▼ Recensione di alcune recensioni - City di Baricco ▼

Cara fotografatrice,  CITY BARICCO RECENSIONE

mi dirai, è facile prendere in giro uno scrittore come Baricco, perchè sei
logorato dall' invidia. Invece no, il discorso è un pelino diverso.
L'attenzione adesso non è su Baricco, ma sulla stampa che recensisce i libri.
Ho tra le mani un edizione del romanzo City, e leggo le mini-recensioni
che occupano le ultime due pagine. Cavoli, sono internazionali, queste
recensioni. Così possiamo farci 2 idee di come è stato pre-cepito questo libro
nel mondo.



 ECCO, LE RECENSIONI  :

-Vale certo la pena di leggerlo - Latarnik, Polonia

- Indiscutibile il fatto che sia un narratore tout-court - Los Angeles Times, U.S.A.


- Baricco resta fedele a se stesso - Muenchner Abendzeitug, Germania


- Le fate continuano a proteggere Baricco - Les Echoes, Francia


- Ecco un libro di cui dobbiamo parlare - Natt og Dag, Norvegia


- Fin dall' inizio in Baricco ho visto uno scrittore barocco - Le Figaro, Francia


- Allora è possibile scrivere una romanzo di 300 pagine e farle sembrare poche - Klassekampen, Norvegia


-Una delle scritture più belle e in apparenza naturali - Corriere della sera, Italia


-Contiene molte storie, ma resta indiscutibilmente un romanzo - Arlequin, Spagna


- Il nuovo romanzo di uno scrittore che ha la letteratura nelle vene - Saya, Giappone


Leggete le recensioni, e fateci
caso: prima o poi viene scritta una frase che non ha senso, o ce l'ha solo ad
una lettura veloce e distratta. E le frasi che ho appena citato, sono appunto estrapolate
da articoli più lunghi, ma sono frasi senza senso, che vorrebbero dire tanto, e finiscono per non dire niente. Disascalia di una didascalia, recensione di una recensione. Questo è scegliere zero,
questo è turbine vellutato e segnale d'accelerazione.

Quindi, cara fotografatrice, non ho veramente nulla contro il
caro Alessandro Baricco, che oltre a dare al mondo molte manciate di emozioni
è anche un uomo bello/guardabile/ un tipo/ un figo.

Digressione.

Hai mai pensato a....cioè, le parole, no?
Si dice, " io faccio il fotografo"
"io faccio il regista"
"io faccio lo scrittore"
Un attimo. Faccio il fotografo. Ma la parola "fotografo" 
è uguale al dire OGGI IO FOTOGRAFO.

allora, seguendo lo stesso schema, mi domando perchè non si dice
" io faccio il dipingo"
" io faccio lo scrivo"
" io faccio il dirigo"
"io faccio il recito"
......"io faccio il fotografo"

Ti sembra chiedere troppo? E' possibile.
Noi di Pre-Odierno abbiamo sempre chiesto troppo, sempre, oppure
non abbiamo chiesto niente.

Scrittrice, Attrice, Fotografatrice.
Scrivi su un blog che solo Ian Curtis potrebbe capirti adesso, alle 4 del mattino quando su
un social network non c'è veramente più nessuno con cui chattare.
Reciti delle cose, un po sussurrate, un po urlate.
Fotografi le tue scarpe Converse, sei seduta per terra e fotografi le
tue gambe con le scarpe Converse,
e lì in un angolino spunta un pezzo di copertina di un romanzo di David Foster Wallace.
Forse anche lui saprebbe capirti alle 4 del mattino. 
Anzi, non c'è la minima traccia di dubbio.
E tutto questo è bellissimo e il gatto mi guarda con degli occhi enormi a dir poco.

by Veronico Cyrvia - Ore 04.09  




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