mercoledì

STEFANO RE, IL KING DELLA SITUA




Caro Timorautore,

Ieri-oggi sono uscito nel monobalcone a fumare e mi sono portato il libro di S. King "L'ombra dello ecc".  Le iperpalme del Circondario 45 di Dinosauria si stagliavano sull’orizzonte come immensi piloni, proiettando lunghissime ombre nere sul condominio in cui non abito, quasi a volerlo suddividere in precisi moduli geometrici. Il caldo faceva squagliare il gel che sosteneva i miei capelli strani, colava in rivoli fradici fino a inzupparmi la maglietta dei Simmetrix. Mi passavo di continuo le mani sul collo, sulla fronte, e con le dita bagnate deformavo la copertina patinata con lo scorpione in rilievo. Ho indossato la fumascherasul volto, innestato il tubo di gomma nera e acceso l’effusore di nicotina. Il piccolo compressore vibrava come una membrana cardiaca, mentre io assorbivo il fumo attraverso la valvola osmotica. Dagli occhialoni trasparenti della fumaschera fissavo il libro. L'ho tenuto in mano per un po' contraendo e rilasciando il bicipite del braccio destro. Era l’edizione integrale, pesava come un gatto adulto. Pensavo: “Letteratura muscolare?”. 




Ne ho letto la pre-fazione, poi una pagina a caso e poi ancora e ancora. Ho letto la parte dell’esplosione atomica, altri stralci assurdamente lunghi e scritti alla cazzo di cane e mi sono sentito sporco e miserabile, come se fossi pre - cipitato al centro di una tenebra urticante.
Intanto, la fiala di nicotina si era esaurita, il compressore calava la sua rotazione fino a spegnersi del tutto. Io mi agitavo sul monobalcone in preda ai conati, sentendo un rigurgito acido risalirmi verso la gola, allora mi sono strappato di dosso la fumaschera
e con un movimento convulso ho scagliato il libro di Stephen King nel vuoto. Le pagine hanno sfarfallato per un istante, frusciando nel cielo livido di Dinosauria per precipitare veloci lungo la facciata del condominio. Mi sono sporto dal monobalcone per seguirne la caduta e dopo un po’ l’ho perso di vista. Immobile, in silenzio, ho aspettato ancora, forse una decina di minuti, ma il suolo era troppo lontano per sentire l’impatto e sono rientrato in casa.


Agente+, ore 14:41

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