martedì

DINOSAURIA, GALLERIA OSMOSI: UN'AVVENTURA IN CUI L'AGENTE + VIENE INCASTRATO DA UN SUO AMICO FUORI DI TESTA

Incontro Fabri al Forte Pre - Nestino a Dinosauria Est. Ha appena spedito una busta anonima contenente 4 mosche morte alla rivista mainstream Bricolage per tutti.
-Le loro recensioni letterarie fanno pena. Pensa che non giudicano i libri nemmeno dalla copertina!- dice, poi mi chiede che faccio in giro. Gli spiego del progetto Beccati questo, Autore! e lui spara roba tipo figo, oppure che storia, stacci dentro e alla fine mi domanda: -Ci sono anche quelle vecchie signore che fumano a nastro guardando i quadri e dicendo cazzate?-
-No, ma ci sono un sacco di ragazze dal culo desiderabile- dico con leggerezza. Annuisce, poi mi mette una mano sulla spalla, mi guarda e aggiunge a voce più bassa: -Senti, non è che mi puoi fare entrare di sgamo, eh?-
 -Ma... l’arte Pre - Odierna non ti ha mai interessato!-
-Vero- ribatte lui, -È ora di rimediare...-
Gli faccio vedere il pass che porto appeso al collo. -Non vogliono estranei tra i piedi, solo gente autorizzata. E se inciampi in un’opera insostenibile di Spismisk?-
-Starò attento!-
-No-



Ci fissiamo in silenzio, poi Fabri dice con un tono lugubre: -Mi devi un favore-
-Cosa?-
-Mi devi un favore. Ti ho prestato la velomobile per andare al concerto dei Simmetrix-
È vero. Gli avevo riportato il veicolo infangato e col sartiame aggrovigliato di peso.
-Ok, ok. Sei stato un grande, ma ora è diverso...-
-E quella volta che ti ho prestato novecentomila idrodollari per-
Passa uno zerociclo lanciato a velocità folle e lo spostamento d’aria ci scompiglia i capelli. -D’accordo!- urlo per sovrastare il rumore, -Lo ammetto: sono in debito!-
Fabri si sistema la pettinatura strana con un gesto di trionfo. Sbuffo a denti stretti e penso velocemente a qualcosa per limitare i danni. Dico: -Regola uno: se qualcuno ti rivolge la parola, non parlare, annuisci in modo vago. Due, stammi appiccicato, non toccare nulla. E poi stiamo solo dentro una mezz’oraminuto, OK?-
-Chiaro- risponde lui con un’alzata di spalle.
Mi fa un saluto e si incammina per Via dei Graffiti Primitivi. Gli urlo dietro: -Portati un quaderno, un pezzo di carta, qualcosa per fare finta di essere un Autore!-
-Stai tranqui-, ribatte lui senza voltarsi.


Alla Galleria Osmosi, Fabri si pre - senta con un’agendina di Hello Kitty in mano.
-E quella?- gli chiedo.
-È il diario di mia sorella Awa- spiega, -Per sembrare un’Autore, no? In casa non ho trovato altro-
Ci infiliamo nella Sala Espositiva X protetti dall’oscurità di una performance in atto, a una certa distanza dal pubblico e da chiunque possa notarci.


-Che fanno quelle tipe?- chiede Fabri.
-Le ragazze stanno mimando il non-niente, infatti l’opera insiste sul concetto di boiata allucinante e-
Mi interrompe dicendo: -Mi sa che mi sono innamorato di quella con la maschera antigas-
-Ma hanno tutte la maschera antigas!-
-Appunto. Senti devo andare a pisciare, dov’è il bagno?-
-Alle tue spalle, a sx dopo il guardaroba. Torna subito, porca gioia!- bisbiglio guardandolo allontanarsi. 



Dopo qualche minuto-giorno la performance finisce, esco veloce dalla Sala X per andare a recuperare Fabri. Nella toilette, dico a voce alta: -Muoviti! Ce ne andiamo!-
Nessuna risposta. Busso e la porta si apre con un cigolio sinistro, rivelando un bagno deserto, completamente deserto. 
Mi ha fregato, Fabri è a spasso per la Galleria Osmosi! 
Ho un istante di assoluta disperazione, poi corro su per le scale. Ascesa angosciante, senza però trovare altro che solida arte della P - O Crew. 
Scendo e comincio a sudare: immagino Fabri passeggiare tra le funi delle installazioni sospese di Tony Tonico, toccare il cavo sbagliato, fare pre - cipitare qualcosa, sfasciando tutto in un oblio urticante.
Intanto sono arrivato davanti al cubicolo del custode. Il vecchio è concentrato nella lettura di Bukbye Goodowski, ma si interrompe, alza gli occhi su di me e urla: -Ehi!-
Mi raggelo pensando: è la fine.
-Se cerchi il tuo collega- dice indicando una rampa di scale, -è salito verso la saletta di privazione sensoriale, sesto piano-




Volo divorando gradini, poi sento la voce di Fabri, e finalmente eccolo là, in piedi su un pianerottolo! Intravedo anche una ragazza, ma entra nella saletta di privazione sensoriale chiudendosi dietro la porta blindata.
-Eccoti!- ansimo senza più fiato. 
Lui sorride come un coglione e dice: -Ehi, ma dov’eri finto? Ti ho cercato ovunque... Questa dannata Galleria è gigante dura. Oh! L’hai vista la stratipa? Ma lo sai chi è quella? È Mono! Mono del gruppo solista Mono & Le Cosce! L’ho beccata qui che faceva una pausa dopo le prove e, vabbè, diciamo che ci ho provato spudoratamente. Cioè, capito? Le ho detto che sono l’Agente + di Combustione Spontanea Fottuta, quindi, per lei, tu sono io. Eh, ho pensato che così facevamo tutti e due un figura figa, però non mi ha voluto dare il suo numero Aifonico perché odia le onde elettromagnetiche. In realtà credo che sia timida o introversa verso sé stessa, ma ha detto che farà un concerto Lunercoledì, qui alla Galleria Osmosi. Tour IDROVORA o forse IDRONEGATIVO, comunque me lo sono segnato sull’agendina di Awa. Ci andiamo di sicuro così tu mi fai entrare col tuo pass. Comunque adesso è ora di telare, e anche alla svelta perché in giro c’è Morlon. Ce l’hai presente? Morlon Brondo, quel tipo tosto e mascolino, che è manager, attore, pre - duttore, innamorato di Mono, ma anche filosofo muscolare e altro ancora, pare che abbia una voglia matta di pestare a sangue qualcuno, e quel qualcuno potrei essere io o, molto più probabilmente, tu-

Agente +, ore 14:28



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2 commenti:

  1. Siete una gabbia di fuori di testa. addio.

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    1. Grazie Anonimo! Ci si becca a Lidosauria Marittima quest'estate, per un aperitivo di vinodka a 0°K?

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