mercoledì

▼POLPA FINZIONE : senza Bernardo Bertolucci non avremmo avuto Pulp Fiction

                           
                                                            ( giovane Tarantino a riposo )
Partiamo dal titolo.
Pulp Fiction non ha un significato nello slang americano.
E' l'unione di due generi, ovvero "Pulp" e "Fiction".

Pulp vuole dire POLPA.
Fiction vuol dire FINZIONE.
Ne consegue che vent'anni fa, la gente in America diceva
"Ho visto un film fighissimo, si chiama polpa finzione."

Ecco un titolo che qua da noi non avrebbe mai funzionato.

Perchè POLPA? Te lo spiego subito.
Proviene dalle riviste stampate negli anni 30-40-50,
denominate in gergo Pulp Magazine
Quelle riviste erano stampata sulla carta più scadente che
si potesse trovare, carta di polpa, appunto.
La carta di polpa è carta molto grezza, non raffinata.
Dal tipo di carta usata, deriva il nome di un genere, il PULP.
A pensarci è pazzesco, ma proseguiamo.

Per capire come ha fatto Tarantino a scrivere Pulp Fiction
dobbiamo spostarci in Italia, in una cittadinuzza che si chiama roma.

Era il 1967 prima di adesso. Sergio Leone era un regista
iper-famoso per la sua trilogia western 
in cui ha recitato anche Klint Istvud.

       

                                                                    ( Sergio Leone )


Tuttavia, Sergio Leone era stanco del western.
voleva cambiare genere, pensava a un film di gangster 
nell' america degli anni 30.

Ma i produttori storcevano il naso, gli dicevano no,
tu sei Leone, il pubblico ti identifica col western,
e quelli devi continuare a fare.
Se no, il film te lo paghi da solo.

 Un giorno Leone va al cinema all ennesima proiezione del
suo terzo western, e vede in prima fila un giovanotto
molto preso dalla visione del film.
Leone si incuriosisce. 
Aspetta la fine del film e avvicina il giovane.

il giovane era Bernardo Bertolucci, giovane regista di due film
vicini alla nouvelle vogue, ma D scarso successo commerciale.

Leone gli dice: "Che cosa ti piace dei miei film?"

Bertolucci capisce che si sta giocando qualcosa, ma non sa cosa.
Allora per affascinare Leone, gli risponde: "Che filmi il culo dei cavalli"

Leone capisce, e poi gli fa un altra domanda.
"Secondo te, quale dovrebbe essere il mio prossimo film?"

Bertolucci capisce che la posta il gioco è alta.
Decide di prendersi tre giorni di tempo per pensarci, e poi
avrebbe raggiunto Leone nel suo studio per rispondergli.

( Bertolucci )


Passano i tre giorni. Bertolucci si riguarda i tre western di leone a go-go.

Poi finalmente l'incontro agognato.

"Quale dovrebbe essere il mio prossimo film?"

 Bertolucci :"Dovrebbe essere un western."

Leone: "e va bè, ne ho già fatti....tutto qui?"

Bertolucci:  " I tuoi western hanno rotto i ponti con la tradizione. 
E ora, il tuo prossimo film dovrebbe ricollegarsi a quella tradizione,
 dovrebbe essere pieno di banalità,
di cose già viste mille volte, di stereotipi logori....visti con la tua ottica."

E fu così che andò.
C'era una volta il west, il 4° western di Leone, co-sceneggiato da Bertolucci,
è costruito su tre stereotipi logori e ormai inservibili.

1- la prostituta redenta
2- l'eroe solitario che vuole proteggere qualcuno per interesse personale
3-il conflitto tra protagonista e antagonista per un pezzo di terra.


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Nel 1993,  Quentin Tarantino riprende la stessa idea, e scrive Pulp Fiction
basandosi su tre stereotipi logori del film noir.

1-i killer che devono uccidere qualcuno per conto del boss
2-il pugile che fa il doppio gioco alle scommesse sull' incontro di boxe
3-il killer che si innamora della donna del boss.

Forse Bernardo Bertolucci, da solo, ha gettato le basi del cinema post moderno.
Aveva 26 anni.


                                                                   ( Bertolucci )

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