lunedì

ricerche cerebrali idrauliche

Così si esprimeva il pittore Gonzaga, intervistato su Telemarket.
La domanda era sull'arte concettuale, che Gonzaga liquidava come " ..Richerche cerebrali, idrauliche, non mi interezzano.."
Questa è onestà, ma io non sono d'accordo con Gonzaga. E non sono d'accordo con lui perchè non
è un bravo pittore. Se lo avesse detto David Hockney, ci avrei potuto riflettere, o Fetting, o Basqiat, o Van Dyck, O Luciano Ventrone, o Picasso, ci avrei riflettuto, ma dio mio, gonzaga per favore no.


In realtà io amo la concettualità di Alighiero Boetti, come ad esempio la lampadina che si accende solo
quando vuole lei  ( con un meccanismo elettronico, basato su un caos artificiale, molto interessante).
E' un opera degli anni 60. Oppure i quadri monocromi fatti con la penna biro blu.


Cè anche una frase di Alighiero Boetti, che mi sembra doveroso citare "Io non realizzo manualmente le mie opere...quello lo fanno i miei assistenti, perchè se io dovessi fermarmi a dipingere, o scolpire, interromperei il flusso continuo delle mie nuove idee."


Perfetta sintesi di un autore obnubilato dai fumi dell' eroina in Pakistan. No, non è vile gossip,
ma Alighiero Boetti era eroinomane, come moltissimi altri artisti. Prese una villa in Pakistan,
perchè li trovava le qualità migliori e non tagliate. Comunque, il fantastico Boetti, aveva un assistente
che si chiama Francesco Clemente, si, quel Clemente, il pittore amico di Gianmichel Basquiat e Andy Warhol. Da un maestro simile, è mai possibile che Clemente non ha assimilato neanche un briciolo della sua genialità nell' arte concettuale? Clemente mi piace come pittore, ma nei suoi quadri non ho mai trovato IDEE. Boetti rimane un maestro ( in realtà genio e sregolatezza) senza un vero discepolo. Clemente fa botti di soldi a new york. Gonzaga è brutto. Io ho mal di schiena. A pre-sto.


Essication Johnny - ore 13.51

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