sabato

"Tutti i baci e le cromìe sanno di atomo gelato" - un racconto di Martin Spismisk

Più o meno alle 11, Lucille, notava che il suo party procedeva bene, e aveva appena sorriso a Jack Delroy. Si sforzò di gettare un’occhiata nella direzione di Edna Phillips, che dalle otto di sera sedeva nella grande poltrona rossa, fumando sigarette e mandando saluti e guardando un uomo che non era infastidito dall’ essere guardato.
Edna era tranquilla, Lucille sospirò profondamente e lavorando a maglia,  con il guardafisso girava per la stanza, tra i giovani rumorosi che aveva invitato a bere lo scotch di suo padre.
Allora rapidamente sfrecciò verso il punto dove era seduto William Jameson Junior, pungendosi le unghie e guardando la piccola biondina seduta per terra con tre giovani di Rutgers.

- Ciao, - disse Lucille, stringendo il braccio di William Jameson.
- Vieni, -  disse. - C’è qualcuno che vorrei presentarti.
- Chi?
- Quella ragazza.
 E Jameson la seguì attraverso la stanza, muovendo nervosamente il pollice della mano.
- Edna cara, - disse Lucile - Sono lieta di presentarti Will Jameson.
Will - - Edna Phillips. O hai gia trovato due ragazzi?”
- No, - disse Edna, guardando quel naso largo di Will, quella bocca floscia e quelle spalle strette.
- Sono davvero lieta di conoscerti, - gli disse lei.
- Lieto di conoscerti, si” replicò Will, contrastando mentalmente Edna dal resto delle bionde che traversavano la stanza.
“ Will è davvero molto amico di Jack Delroy” riferì Lucille.
“ Non lo conosco così bene” disse Will Jameson.
“ Bene. Lo beccherò. Ci becchiamo dopo!”
“ Con calma!” Edna disse dopo di lei. “ Allora, perché non ti siedi? ”
“ Beh, non so,” disse Will  “ Starò seduto tutta la notte, tipo.”
“ Non sapevo che sei amico di Jack Delroy” disse Edna. “ E’ una persona grandiosa, non trovi? ”
“Yeah, lui è un tipo a posto, suppongo. Non lo conosco così bene. Non ho mai girato con la sua gente.”
“ Oh, davvero? Penso di aver sentito Lucille dire che tu eri un suo buon amico.”
“ Si, lo ha detto. Solo non lo conosco cosi bene. Veramente dovrei andare a casa. Dovrei fare un tema per lunedì. Davvero non sono stato ancora a casa, questo week end.”
“ Oh, ma la festa è ancora giovane! ” disse Edna. “ Il busto della notte! ”
“ Il cosa? ”
“ Il busto della notte. Intendo che è ancora così preso.”
“ Si,” disse Will Jameson “ Ma comunque devo andare. Devo fare questo tema. Veramente. Questa settimana non sono tornato a casa per niente.”
“ Ma è cosi presto, voglio dire!” disse Edna.
“ Si, lo so, ma - -”
“ Ad ogni modo, su che cos’è il tuo tema?”

Improvvisamente, dall’ altra parte della stanza, la biondina strillò, scoppiando a ridere, e i tre giovani di Ruteger si unirono a lei ansiosamente.

“ Ho detto, ad ogni modo, su cos’è il tuo tema? ” ripetè Edna.
“ Oh, non lo so.” Disse Will Jameson. “ Su queste descrizioni di alcune cattedrali. Queste cattedrali in Europa. Non so.”
“ Bene, intendo, cosa devi fare? ”
“ Non lo so, suppongo che debba criticarle, tipo.”

Ancora una volta, la biondina e i suoi amici se ne uscirono con uno scoppio di risa.

“ Criticarle? Oh, allora le hai viste?”
“ Viste cosa? ” disse Jameson.
“ Queste cattedrali.”
“ Io? Diavolo, no.”
“ Bene, intendo come fai a criticarle se non le hai mai viste? ”
“ Oh. Si. Non sono io. C’è questo tizio che scrive. Credo di criticarle attraverso quello che ha scritto, tipo.”
“ Mmm. Capisco. Suona dura.”
“ Che dici? ”
“ Dico che suona dura. Lo so. Ho lottato con questa roba, quando ero una pollastrella.”
“ Già.”
“ Chi è il topo che l’ha scritto? ” disse Edna.

Arrivò un’altra ondata d’esuberanza dal punto in cui si trovava la biondina.

“ Cosa? ” disse Jameson.
“ Ho detto chi l’ha scritto? ”
“ Non lo so. John Ruskin.”
“ Oh, ragazzi,”  disse Edna “ Sei nella melma! ”
“ Che dici? ”
“ Dico che sei nella melma. Intendo dire che è roba difficile.”
“ Oh, già. Suppongo anch’io.”
Edna disse “ Chi stai guardando? Conosco molta gente che è qui stanotte.”
“ Io? ” disse Jameson. “ Nessuno. Pensavo che forse mi prendo un drink”.
“ Hey, mi hai tolto le parole  di bocca. ”
Si alzarono simultaneamente. Edna era più alta di Jameson, e Jameson era più basso di Edna.
“ Penso,” disse Edna “ Ci sia qualcosa, fuori, sul terrazzo. Qualche tipo di droga. Ad ogni modo. Non sono sicura. Possiamo provare. Fà  sempre bene, prendere una boccata d’aria fresca.”
“ Giusto.” Disse Jameson.

Si spostarono verso il terrazzo, Edna si strinse leggermente nelle spalle e spazzò via la polvere immaginaria di quello che le era successo in giro, dalle otto di sera. Jameson la seguì, guardando oltre e rosicchiadosi il dito indice della mano sinistra.
Per leggere, cucire, fare parola crociate, il terrazzo degli Henderson era male illuminato.
Premendo leggermente, attraversò la porta a vetri e Edna  si rese conto quasi subito delle parole sottovoce che arrivavano da un punto nei dintorni.
Ma lei camminò dritta verso il fronte del terrazzo, si inclinò pesantemente sulla ringhiera bianca, inspirò profondamente, poi si voltò e cercò Jameson con lo sguardo.

“ Ho sentito che qualcuno parlava.” Disse Jameson, unendosi a lei.
“ Shhh...non è una notte meravigliosa? Fa’ un respiro profondo.”
“ Yeah. Dov’è la roba? Lo scotch?”
“ Aspetta un secondo,” disse Edna “ Fai un respiro profondo. Appena uno.”
“ Gia, lo faccio, Ma forse è già finito.” La lasciò e s’avvicinò ad un tavolo. Edna si girò e lo guardò.
Per lo più vide una silhouette, vide lui sollevarsi e prendere posto al tavolo.
“ Non lasciarmi!” la chiamò indietro Jameson.
“ Shh ... non cosi forte. Vieni un attimo qui.”
Lui andò da lei.
“ Cosa c’è?” chiese lui.
“ Dai un occhiata al cielo.” Disse Edna.
“ Yeah. Posso sentire qualcuno che sta parlando da molto lontano. Tu no? ”
“ Tu sei ligneo.”
“ Che vuol dire ligneo? ”
“ Alcune persone,” disse Edna “ vogliono esser sole.”
“ Oh. Yeah. Anch’ io.”
“ Non così forte. E poi come può piacerti, se c’è qualcuno che ti coccola?”
“ Si, di sicuro.” Disse Jameson.
“ Penso che ucciderò qualcuno. Tu non vorresti farlo? ”
“ Non lo so. Sì. Suppongo.”
“ Ad ogni modo, cosa fai per la maggior parte del tempo, quando sei a casa nei week end?”  chiese Edna.
“ Io? Non lo so.”
“ Pianti la vecchia, selvaggia avena, eh? ”
“ No.” Disse Jameson.
“ Lo sai. Ci giri intorno. La roba del college.”
“ Naa. Non lo so. Non molto, cioè.”
“ Ne sai qualcosa.” disse Edna inaspettamente. “ Mi ricordi un pò quei ragazzi con cui giravo la scorsa estate. Intendo il tuo modo di vedere le cose e tutto. E Barry era quasi esattamente come te. Lo sai. Asciutto e muscoloso.”
“ Sì? ”
“ Mmm. Lui era un artista. Oh, signore!”
“ Di cosa parli? ”
“ Niente. Solo non dimenticherò mai di quella volta che voleva farmi un ritratto. Mi diceva sempre - serio come il diavolo, anche - Edna, non sei una bellezza conforme agli standard convenzionali, ma c’è qualcosa nel tuo viso che voglio cogliere. Disse cosi, serio come il diavolo, intendo. Bene. Ho posato per lui solo una volta.

“ Già,” disse Jameson. “ Hey, posso andare dentro e portarti fuori qualcosa? ”
“ No.” Disse Edna “ Abbiamo giusto una sigaretta. E’cosi bello, qui fuori. Voci appassionate e tutto...”
“ Prendo qualcosa  dall’ altra stanza, credo.”
“ No, non rompere l’atmosfera,” gli disse Edna “ Ho qualcosa di bello, qui.” Aprì la borsetta e tirò fuori un piccolo astuccio nero con  incastonato un diamante artificiale. Lo aprì e offrì una delle tre sigarette a Jameson.
Prendendone una, Jameson osservò che doveva davvero andare a scrivere quel tema per lunedì.
“ Oh,” disse Edna tirando una boccata dalla sua sigaretta, “Sta finendo cosi presto. Ad ogni modo, hai notizie di Doris Leggett? ”
“ E chi è?”
“ Terribilmente bassa? Piuttosto sul biondo? Gira con Pete Ilesner? Oh, devi averla vista. Era seduta per terra e rideva a voce altissima.”
“ La conosci?” disse Jameson.
“ Beh, più o meno, “ gli disse Edna “ Non abbiamo mai girato moto insieme. La conosco per lo più dalle cose che Pete Ilesner mi diceva.”
“ Chi è lui? ”
“ Pete Ilesner? Non conosci Pete? Oh, è un gran tipo. Ha girato con Doris Leggett per un pò. Secondo me, lei è stato un magro affare. Scarna. Semplicemente marcia, credo.”
“ Come? “ disse Jameson  “ Cosa vuol dire? ”
“ Oh, beh. Tu mi conosci. Odio dire la mia quando non sono sicura e tutto. Non molto. Solo non penso che Pete voglia bugiarmi. Dopo tutto, intendo.”
“ Lei non è male,” disse Jameson” Doris Liggitt? ”
“ Leggett. ” disse Edna “ Suppongo che Doris sia attraente per gli uomini. Non lo so. Penso che mi piaceva il suo look. Intendo quando i suoi capelli erano del loro colore naturale. Intendo biondi. Secondo me, ad ogni modo, un look è sempre artificiale quando lo vedi alla luce o che. Non lo so. Potrei sbagliarmi. Tutti lo fanno, credo. Gente! Scommetto che mio padre vorrebbe uccidermi se io tornassi a casa con i capelli ritoccati appena un pò! Tu non conosci papà. E’ terribilmente vecchio stampo. Onestamente non so se mi darei una ritoccata. Ma lo sai. Qualche volta fà le cose più pazze. Signore! Papà non è il solo. penso che anche Barry vorrebbe uccidermi se mai lo facessi! ”
“ Chi? ” disse Jameson.
“ Barry. Questo ragazzo di cui ti parlavo.”
“ E’ qui, stasera? ”
“ Barry? Dio, no! Barry posso solo immaginarlo, ad una di queste feste. Si vede che non conosci Barry.”
“ Và al college? ”
“ Barry? Mmm. Si, ci và. A Princeton. Credo che sia uscito nel ’34. Ma non sono sicura. Veramente non lo vedo dalla scorsa estate. Beh, non da parlarci. Alle feste e robe varie, facevo sempre  in modo di guardare da qualche altra parte quando mi guardava. Oppure correvo al bagno o qualcos’ altro.”
“ Direi che ti piaceva, questo tizio.”  disse Jameson.
“ Mmm. Si. Fino a un certo punto.”
“ Non ci credo.”
“ Lasciamo perdere. Preferirei piuttosto non parlare di questo. Lui mi ha chiesto troppo, questo è tutto.”
“ Oh.” Disse Jameson.
“ Non sono una persona esageratamente pudica o chissà cosa. Non lo so. Può darsi che lo sia. Ma ho i miei standard e nel mio piccolo provo di esserne all’ altezza. Faccio il meglio che posso, ad ogni modo.”

“ Guarda,” disse Jameson “ Qusta ringhiera sta tipo scossando.”

“ Non è che io non apprezzi cosa sente un ragazzo dopo che ti ha dato appuntamenti  tutta l’estate e ha speso soldi e non è molto giusto che li spenda in biglietti del cinema e in locali notturni e tutto. Intendo, posso capirlo. Lui crede che tu gli debba qualcosa. Bene, io non la penso così. Credo di non essere fatta in quel modo. Ci deve essere qualcosa di vero, con me, prima.  Tu lo sai. Intendo l’amore e tutto.”
“ Yeah. Guarda, eh. Dovrei davvero andare. Devo fare  quel tema per lunedì. Diamine, dovevo essere a casa ore fa. Cosi penso che rientrerò dentro, prenderò un drink e andrò.”
“ Si,” disse Edna “ Và dentro.”
“ Te non vieni? ”
“ Tra un minuto. Và avanti.”
“ Bene, ci vediamo” disse Jameson.

Edna si spostò verso la ringhiera. Accese la sigaretta che era rimasta nel suo astuccio. Dentro, qualcuno aveva acceso la radio, o il volume era improvvisamente aumentato.
Una ragazza cantò e la sua voce si sgranò durante il ritornello di quella nuova canzone  che tutti i ragazzi delle consegne iniziavano a fischiettare.
Nessuna porta fa rumore, sbattendo, come una porta a vetri.
“ Edna! ” salutò Lucille Henderson.
“ Hey Hey,” disse Edna  “ Ciao Harry.”
“ Che si dice? ”
“ Will  Jameson è dentro,” disse Lucille. “ Portami un drink, ti va, Harry? ”
“ Certo.”
“ Cos’è successo? ”  voleva  sapere Lucille. “ Tu e Will  Jameson  avete già finito di parlare? Frances e Eddie sono andati via? ”
“ Non lo so. Se n’è andato. Aveva molto lavoro da fare per lunedì.”
“ Bene, proprio adesso, è dentro, seduto per terra con Doris Leggett. Jack Delroy le sta versando delle noccioline. E Frances e Eddie sono andati.”
“ Il tuo piccolo Will Jameson è proprio un tipo.”
“ Si? Come? Che vuoi dire? ” disse Lucille.
Edna diede un colpetto col labbro se scrollò la cenere della sigaretta.
“ Ti ha presa in giro? ” disse Lucille.
“ Will Jameson? ”
“ Bene,” disse Edna  “ Io sono tranquilla. Posso soltanto tenere quel tizio alla larga? ”
“ Mhm. Vivi e  impara,” disse Lucille. “ Dov’è quell’ ebete di Harry? Ci becchiamo dopo, Edna.”

Anche Edna entrò dentro, quando finì la sigaretta. Camminò veloce, salì i gradini verso quella zona spoglia della casa, che era della madre di Lucille.  Mani giovani accendevano sigarette e si bagnavano tenendo whisky con acqua in bicchieri di vetro. Rimase di sopra per  circa venti minuti. Quando scese, tornò in soggiorno.
William Jameson Junior, un bicchiere nella mano destra e  le dita della sua mano sinistra in bocca, sedeva pochi posti vicino alla biondina.
Edna si sedette nella grande poltrona rossa. Nessuno l’aveva occupata. Aprì la sua borsetta e prese il suo piccolo  astuccio nero incastonato con il finto diamante ed estrasse una delle dieci o venti sigarette.
“ Hey! ” Chiamò lei, scrollando la sigaretta sul braccio della poltrona rossa.
“ Hey, Lu! Bobby! Trovate qualcosa di meglio alla radio! Chi potrebbe ballare, con questa cavolo di roba? ”

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