mercoledì

UNO DELLA PRE ODIERNO CREW INTERVISTA IL PITTORE DELLA STREETART DISSENSO COGNITIVO




Dissenso Cognitivo è un nome difficile da ricordare e impossibile da dimenticare. Hai 150 caratteri di testo per descriverti. Vai!

>>  D - C è un’idea o meglio una mancanza di idee. Di solito dipinge in strada e si presenta come un gruppo di persone il cui numero è compreso tra 0 e 1.

Sei conosciuto principalmente per dipingere esseri biomeccanici e ammassi informi. Perchè una persona che vede queste tue opere in città dovrebbe accettarle e considerarle arte di tutti?

>>  La gente ha imparato a ignorare e accettare i peggiori orrori dei nostri tempi, credo che saprà convivere con qualche brutto e insostenibile disegno del D - C.



Secondo le mie ricerche, almeno per quanto riguarda l’arte in strada, sei l’unico in tutto il mondo a dipingere in quel modo sui pannelli arrugginiti. Perché non vedo articoli e focus sul tuo lavoro nei principali magazine del settore Urban/Street?

>>  I motivi sono semplici: la roba che dipingo fa pena, è triste e tecnicamente discutibile, manca di profondità, non interessa a nessuno e non riqualifica le periferie.

Non sono assolutamente d’accordo! Credi che sia solo una questione di presenza sul web? L’autopromozione è così importante?

>>  L’autopromozione più efficace è dipingere su un treno, su un cavalcavia frequentato, su un cartellone pubblicitario. Purtroppo non ho la sbatta e il tempo di inviare le foto dei lavori ai blog, ai profili, ai siti giusti, ma andrebbe fatto.

Però non disdegni i social: sei su Facebook e Instagram. Come ti rapporti con queste piattaforme?

>>  Scopro artisti che non conoscevo, carico le foto dei miei disegni e scrivo qualche cazzata.

Hai un approccio ironico e iconoclasta...

>>  Mi sembra tutto così assurdo e inumano che non posso fare a meno di scherzarci su.

Ogni tanto pubblichi le mail che i tuoi fan ti inviano. Le ho lette e mi sembrano allucinanti. Sono tutte vere?

>>  Confermo, è tutto vero. Mi piace interagire con loro con qualche breve mail e rispondere alle domande più strane come se fossimo nell’Angolo della Posta di qualche rivista di serie B.



Il 90% della tua produzione è illegale o non commissionata. Questo sistema è economicamente sostenibile?

>>  No. Ogni tanto vendo qualche opera della mia rarefatta produzione indoor, ma non basta a farmi arrivare alla fine del mese quindi mi tocca fare un lavoro “normale” da impiegato. 

Allora, è moralmente sostenibile?

>>  Lo spero. La mia idea è che lo “Street artist” debba rimanere in contatto con la parte più viscerale e spontanea di questo tipo di arte, che è necessariamente illegale.

E le forze dell'ordine?

>>  A volte mi suscitano tenerezza, altre volte paura e disgusto.


Cambiamo argomento: é chiaro che non vieni dal mondo del Graffiti Writing e che non hai un background HipHop. Questo ti ha mai ostacolato?

>>  No, ho sempre rispettato i Graffiti, l’HipHop e chi pratica questa discipline, anche se non sono in grado di fare un freestyle in rima o studiare la forma delle lettere. Se le arti di strada sono ancora vive, in gran parte è merito di chi wraita.



Quando ti ho chiesto se potevo intervistarti eravamo in un pub, tu stavi incidendo il tavolo di legno con un cavatappi e il proprietario del locale ti inveiva contro.

>>  Stavo “disegnando” uno dei miei mostri. Il gestore aveva appena finito di dire che voleva staccare dai muri di sua proprietà un mosaico di Invader per venderlo su E-Bay. Ho pensato che gli avrebbe fatto piacere avere un’altra opera Street per ampliare l’offerta.

I tuoi mostri più riconoscibili sono una sorta di Tag?

>>  Sono due cose diverse, ma l’intento è simile.

Parliamo di Superodio. Ti dico subito che io l’ho comprato e lo considero un buon prodotto underground. Come è andato il progetto?

>>  In generale sono soddisfatto, ha avuto un discreto riscontro ed è sold out. Pare che le persone abbiano apprezzato i testi più che i disegni, e questo mi ha fatto riflettere.

Anche io ho apprezzato le parti scritte. Credo che tu abbia fatto centro con la campagna pubblicitaria, i finti testimonial, le gif, i file audio, tutto in stile mock-up.

>>  Ho organizzato il tutto in modo che sembrasse una colossale presa per il culo. In molti mi hanno scritto chiedendo se il libro fosse “reale”. Ora che ci penso non lo so nemmeno io.















In caso di acquisto on line sul sito Snuff Comix, con Superodio era compreso un disegno originale in omaggio! Non ci sono in giro molti artisti che fanno queste cose, anzi.  E' stata una bieca operazione di marketing?

>>  Volevo fare circolare Superodio e molti disegni che altrimenti sarebbero rimasti sepolti nel mio archivio. Mi è sembrata un’azione necessaria, almeno per diventare più famoso di Gesù.

Regalare le tue opere ha danneggiato la tua quotazione di mercato? 

>>  Il mio gallerista si è infuriato di brutto.


Nell’ambito della Street Art vedo un moltiplicarsi di iniziative, eventi e festival, spesso portati avanti senza cognizione di causa.

>>  La colpa è condivisa tra artisti, operatori culturali, istituzioni e gallerie, gettati insieme in questo marasma in cui si cerca di consolidare il proprio spazio, senza capirci un granché. Parallelamente esiste una scena indipendente che si oppone all’inevitabile mercificazione. Nulla di nuovo, nulla che non sia già successo prima di adesso nell’eterna fluttuazione tra underground e mainstream.

Ok, se ho capito bene ci sono artisti che aspettano occasioni istituzionali o servite ad hoc per dipingere, e altri artisti che lavorano con progettualità e autonomia. E tu? Mi viene spontaneo chiederti questo: le tue opere seguono un percorso, una traccia?

>>  Non ho molto tempo libero, spesso mi tocca rimandare la pittata, così quando esco a dipingere sembro un orco in astinenza preda degli istinti più basilari, che brancola sbavando nell’oscurità senza traccia di raziocinio.












Hai un obiettivo a breve termine?

>>  Bruciare nella furia del dolore.

E a lungo termine?

>>  Morire.

Secondo te qual è il miglior artista in circolazione?

>>  Ce ne sono molti, e non appaiono nelle classifiche Best Wall di fine anno.

Peggior artista attualmente sui muri?

>>  Quello che vuole solo compiacere il pubblico.













Guardando le foto dei tuoi lavori si nota subito che fai molte combo. Sei in buoni rapporti con i tuoi colleghi? So che molti ti considerano un tipo snob, forse non capiscono il tuo humor. Come si calcola la reputazione di un artista di strada?

>>  Collaborare con altri artisti mi piace, pone nuove sfide sia a livello esecutivo che concettuale. Ho molte combo in programma per i prossimi mesi. Non so quale sia la mia reputazione, cerco di essere corretto con tutti a prescindere dalla bravura o dalla fama. Rispetto chi è coerente, chi è indipendente e naturalmente chi è un bravo artista o chi lo diventerà. Attualmente la mia Street Credibility è a zero.


E’ vero che all’inaugurazione della mostra di un noto street artist ti sei reso ridicolo farneticando e rotolandoti ubriaco sul pavimento della galleria?

>>  Non ho ricordi chiarissimi: mi sentivo fuori posto, le opere erano indistinguibili dal muro su cui erano appese e il vino mi colava lungo il mento. Spero di non aver fatto troppi danni quando ho rovesciato quell’installazione di carta e ceramica.

Qualche anno fa hai detto: “L’arte del Dissenso Cognitivo è null’altro che il niente“. Queste tue parole sono ancora valide?

>>  Ora più che mai.

Prima di salutarci, che cosa consiglieresti a un giovane che oggi vuole diventare uno street artist?

>>  Non prendere come esempio il Dissenso Cognitivo e filerà tutto liscio.

OMICIDA, GALEOTTO, TEPPISTA, PUTTANIERE E ANCHE PITTORE: CARAVAGGIO 6 MITIKO!


Didattica Pre - O, Liceo Antistico - Dinosauria Est



La vita di Caravaggio comincia nel 1571 a Milano e prosegue sotto il segno della morte e della malattia. La sua famiglia viene quasi tutta sterminata dalla peste, ma Caravaggio manifesta ben altri sintomi: quelli della pittura!



Va a bottega da Sim1 Peterzano che a sua volta era stato allievo di Tiziano, quello che aveva dipinto quella bella figliola tutta nuda






Nel 1588 l'apprendistato termina e il nostro eroe è solo uno dei tanti stronzi che sanno dipingere alla Maniera.

Così gira in giro, ma non è chiaro che diamine stesse a fare prima di flippare e andare dritto al cuore del Sistema dell'Arte: Roma. Caravaggio ha talento, vuole entrare nel giro e lavora alla bottega der Cavalier Ecc Ecc che lo sbatte a fare nature morte fino allo sfinimento. Durante un ricovero in ospedale conosce un committente e molla quel coglionazzo der Cavaliere. Ma è di nuovo allo sbando!

Un mercante d’arte, riesce a metterlo in contatto con una persona molto importante e che cambierà per sempre la vita di Caravaggio: il cardinale Francesco Maria del Monte. E si dipinge a randella.

Murale di Andrea Ravo Mattoni       http://andrearavomattoni.com/


Gli sbirri del tempo stanno addosso a Caravaggio. Arrestato più volte, coinvolto in diverse risse, si intrattiene con prostitute, avvistato aggirarsi per Roma armato di spada. Ogni volta, però, Caravaggio riesce a farla franca e le autorità non possono fargli nulla, perchè si trova sotto la grossa cappella del Cardinale!

In quel periodo c'erano da fare 3 grandi affreschi ma nessuno se li inculava e allora arriva Caravaggio, ma non ne ha mezza de dipingne sur muro e allora je fa, ja fa: famo su tela e bona.


Tutto va alla grande: Caravaggio è l’artista più figo a Roma; tutti lo vogliono e sono pronti a sganciare la grana! Ma lui se ne sbatte e va a mignotte come se non ci fosse uno ieri. 

Una volta lancia un piatto di carciofi in faccia a uno stronzo di cameriere, ma non notate la simmetria con Autore quando si incazzava coi francesi demmerda che si volevano mangiare le lische di pesce mentre lui voleva solo sparecchiare e tornarsene a Dinosauria Est a leggere Celine? 

























Caravaggio c'ha uno scazzo con un altro pittore e lo dileggia di peso pubblicando insulti in rima, poi 28 maggio 1606: dopo una partita a pallacorda Caravaggio uccide Ranuccio Tomassoni da Terni. 

RANUCCIO INFAME PER TE SOLO LE LAME

Caravaggio deve telare, cazzo! I pulotti vogliono la sua testa e così scappa a Napoli dalla Famiglia Colonna. Nella città partenopea è una superstar e dipinge un botto di capolavori, ma lui c'ha Roma ner core e vuole tornarci! Come cazzo può fare? Allora tipo che va a Malta per diventare Cavaliere, in modo da avere la fedina penale pulita? Yo.

Anche a Malta, Caravaggio trova da dire con un pezzo grosso e lo sbattono in gabbia, evade e sbarca in Sicilia. In Trinacria ha alle calcagna i sicari di Malta + i piedipiatti del Papa: è nella merda. Questa storia di essere in pericolo gli fa dipingere a manetta dei quadri supertosti. Tuttavia, l'obiettivo è sempre Roma.



Caravaggio si organizza una punta col Cardinale Scipione Borghese che può mettere una buona parola e far decadere la condanna a morte che pende sulla sua testaccia geniale. 

Quando crede di essere ormai salvo, Caravaggio viene fermato e trattenuto da guardie che non sanno dell’incontro combinato. Nel frattempo, la barca su cui c’erano tutti i quadri che aveva realizzato, parte senza di lui. Quadri dispersi, accordo saltato, gattabuia. 

Nel 1610 a Porto Ercole, Caravaggio crepa come un cane in un ospedale.







domenica

UN FUMETTO PRE - ODIERNO FATTO ALLA BUONA

Sto smanettando con il mio apparecchio Aifonico e proprio mentre cerco di caricare la pagina di un Blog Ante Attuale, quel cazzo di apparecchio si impalla di brutto lasciandomi come 1 koglione con la schermata nera. Ma quel nero lucido e refrattario mi ricorda gli occhiali da sole con cui Autore celava i suoi occhi stanchi e quindi afferro un pezzo di carta cementificata e butto giù un'idea alla cazzo, roba che Agente + ci può tirare fuori una pesata della madonna.

Agente +, questa è roba autobiografica di Tony Inaudito. Te la droppo senza rimorsi, però facci guadagnare un bel po' di idrodollari!

firmato: uno di quelli del P - O


venerdì

HYDROSTASIS E' UN LIBRO PRE - ODIERNO?




“Dadich ha creato schegge di un futuro dietro l’angolo. Per farlo ha frantumato il presente e ce lo ha restituito con il doppio delle sue angosce. Una lettura che è sguardo potente e ferita insieme...” 
DARIO TONANI, autore del ciclo Mondo9 (Mondadori)

IL LIBRO

In questa sua prima e personalissima raccolta di racconti, Mirko Dadich, autore maturato sulle pagine della rivista di narrativa fantastica Altrisogni, ci offre una fantascienza vera e assoluta, fatta di invasioni aliene, pianeti lontani, intelligenze artificiali e guerre galattiche, cloni e futuri alternativi; ma anche e soprattutto fatta di amicizia, amore, abbandono e dolore, coraggio e assurda crudeltà.Nove storie accattivanti, sei delle quali inedite, che con stile moderno e raffinata sensibilità sanno cogliere in pieno e rielaborare quei temi di riflessione che da sempre costituiscono la spina dorsale delle migliori opere sci-fi. Una fantascienza appassionante e spietata, in grado di scatenare emozioni profonde in ogni lettore.

L’AUTORE

Mirko Dadich nasce per la prima volta a Ravenna nel 1985 e successivamente trasla a Dinosauria Est. Come autore ha pubblicato la raccolta di poesie Tutti i baci e le bugie sanno di zucchero filato (Guido Vicari Editore), ha partecipato alle antologie L’invasione degli UltraCorti e Il ritorno dei corti viventi (Edizioni XII) e pubblica regolarmente su Altrisogni (dbooks.it). È anche un apprezzato artista grafico.

“Insieme a una capacità narrativa pulita, sintetica ed efficace, dai racconti di Mirko traspare la consapevolezza di un mondo ricco di profondità e sfaccettature. I futuri che Mirko ci offre sono veri.”
MAICO MORELLINI, Premio Urania 2010

Per minori info -> http://www.altrisogni.it/

giovedì

"Americana" – Romanzo di Don DeLillo (1971)


Kui sopra: prima edizione americana del romanzo Americana.

Quà su Pre-Odierno non ci piacciono le recensioni,
viva la bazzecola /
Ci limitiamo a copiare distrattamente frasi del Romanzo che ci sono
piaciute /

Kui sopra: Donald DeLillo,  nel retro copertina di Americana, 1971, ci aveva 35anni
e si stava affacciando a / 

Se sei su Pre-Odierno vuoi citazioni da Americana, allora eccole :

pag 15 - Burt Lancaster era come una città in cui noi tutti abitiamo. Tanto era grande.

pag 15 - Sorrisi cromati, privi di qualsiasi ambiguità.

pag  6 - Sembra di stare in un film di Antonioni, ma le faccie non sono altrettanto interessanti.

pag 103 - Uragani su e giù per il subconscio. Perturbazioni lungo i confini dell' anima.

pag 218 - Parla di un uomo che diventa donna. L'ex presidente degli Stati Uniti. Lo invitano sempre a parlare ai grandi banchetti, e intanto si trasforma in donna. Gli crescono i seni e gli rimpiccioliscono i genitali. La voce gli diventa stridula, da checca. Sarà lungo oltre mille pagine.  La trama sarà come pare a voi.

pag 279 - Sarà in parte sogno, in parte narrazione, in parte cinema.  Cioè a volte è possibile partitre dalla pochezza della propria realtà per finire con un approssimazione dell' arte.  Tecnicamente, spettri e ombre dappertutto. il monologo, l'antifilm, l'attore inespressivo.
La ripresa prolungata fino al limite temporale estremo.  A proposito,  mi sono appena fatto una scopata.

pag  285 - quanti detriti, quanta gioia, quel giorno così sgranato, figlio di Godard e della Coca Cola.

pag 303 - l'uomo aveva una faccia come uno scoglio puntato verso il mare.

pag 304 - Essere negri vuol dire essere attori. Essere bianchi vuol dire essere critici.

pag 331 - Avesse un neo a forma di bandiera americana, metterei comunque il suo viso davanti alla cinepresa.

pag 368 - il rumore dell oceano sembra perdersi nel deflagrare della propria passione.

pag 371 - finchè le bambine continueranno a diventare signorine, questo sarà sempre un gran bel mondo.

Appunti/
Credo sia un linguaggio pazzesco per essere stato scritto tra il 1967 e il 1971.  Freddezza, non sentimenti.  Maestro di Bret E. Ellis, ma senza l'ombra di romanticismo.


Auguri da Don :


 


 by Martin Spismisk, ore 20.47

martedì

FUMETTO PRE - ODIERNO: SPLEEN 100%

Alcuni minuti/anni prima di tra cinque minuti

Non perdiamo di vista il fumetto qui al Blog Pre - O! Vi pre - poniamo queste interessanti strip targate Autore [un Autore giovanile ed etilista]. Tutte le immagini provengono da un testo scolastico di inglese, che è stato rimaneggiato in modo X, indecorosamente tirato via. 
Attenzione: il libro è stato stampato nel 1976, che è anche l'anno in cui è nato Fabri Fibra.
Una storia superbellina, a voi:




▼ Libri giudicati dalla copertina – il caso Bret Easton Ellis

– Oltraggioso - l' omonima rubrika nata su questo blog -
è stata trasposta in forma di video - come se una serie di
fotogrammi a scorrimento potesse dare l'idea del movimento - eccetera –


Scenografia : Stanley Embrione
Montaggio : Tony Tonico
Fotografia : Plastification Timoty
Tecnico dell' audio : Mario Schifato
Produttore : Okrim Chadid
Troupe: The Simmetrics

Girato a Dinosauria Est,  prima di adesso.

mercoledì

VENDITA E ASSISTENZA PRE - ODIERNA: AUTORI IN LIBERTA'




Caro Autore

Ero nel Quartiere Quarto a fare la street-art su aquiloni, pensando a M.N 
Suggestioni piuttosto che frasi celebri, pensando a posture e movenze:

-Fuma fissando la nebbia
-Dice che all'aeroporto lo hanno scambiato per un mediorientale terrorista, fermato e perquisito
-Mette i piedi sul tavolo, le scarpe sono eleganti
-Non ammette la tecnica olio su carta
-Naso lucido e pure la fronte
-Chiama un autore Dadid
-Cravatte
-Si cucca le sparate di Svetlana per minimo un'ora
-Fa girare un catalogo di un acquarellista iperreale, tra i disegni c'è una coppia, la donna davanti, l'uomo dietro che la forza a bare un bicchiere d'acqua, il cielo è livido e violaceo Dice, dice: guardate cosa si può fare con l'acquerello
-Sorrisetto tirato e compiaciuto, poi passa a uno sdegnoso e sprezzante muso con parole di derisione per Nik il Nikilista. 

Come rendere questo in una graphic novel, nel giro di una vignetta?







































Caro Autor-izzatore,

grazie mille per i PRE-ziosi ricordi su un certo EmmeEnne.
Un paio li ricordavo (scarpe sul tavolo, naso unto) ma gli altri no.
Allora senti la novità, come sai il capo, il Tyranno Rex, mi ha chiesto di cosa parla il nuovo libro, e io gli ho detto: 

1-2000 pagine a colori, 
2-storia di un H-demia a Dinosauria Est, 
3-moltissimi personaggi, per la maggior parte Autori ancora sconosciuti.

Lui mi ha detto che è molto perplesso del fatto che io sto buttando al cesso i tre punti forza del mio primo libro "Din Don De Lillo", che furono:

1-per protagonista uno famoso
2-in nero e bianco
3-non troppe pagine, non troppi personaggi, ambientazione Americana.

Infine, dice che mi sto legando le scarpe da solo e che sto praticamente andando incontro
a un suicidio editoriale. Beh, che dire? 






Ho avuto una crisi in cui cambiavo idea ogni mezz' ora. Logorato, dilaniato tra le due opzioni. 

Autore smembrato, grido rapace di dolore muto.
il MERCATO mi chiede una seconda graphic novel che sia sommariamente una fotocopia di  "Din Don De Lillo" ...
Ma un AUTORE invece vuole emergere con la sua carica eversiva e centripeta.

Soluzione: sto a vedè na situazionne.
Comunque, questo è il sottobosco editoriale, questa è l'acqua


























Autori del P - O, ore 12:12